VIA BOLOGNESE

Via Bolognese


è la zona che ha me piace molto perchè in pocchi minuti si raggiunce lo stadio   e   il  centro   della   citttà  e  le  cure    prendendo la direzzione verso la lastra si arriva comodamente a fiesole ok  siraggiungecomodamete una parte della nostra città che  si chiama mugiello    12 marzzo 2019       questa    è  una   strada in portate e fondametale perchè è nata prima della autostrada che c'  è adesso   Bolognese  da la possibilltà di ragiungere Bologna atraversa le colline di Firenze da dove si vede un panorama niènte male    che attraversa il comune di Firenze per proseguire per il Mugello e il passo della Futa lungo il cammino questa  che  nei tempi antichi dava la possibilità ai pellegrini di percorrere   la via antica che portava verso Firenze  ed anche lemilia  che si regavano verso La nostra bella Firenze che gia allora era gia famosa   per la sua bellezza il panorama che non sitrova da nessuna altra parte    per tempi era  più veloce per arrivare a Bologna ----- prima  della  creazione dell'autostrada A1. Nel  tratto  fiorentino la strada va dal ponte Rosso a Trespiano. nella zona di trespiano  ci sono tante ville di gente ricca e cisono alqune chiese come chiesa di santa maria al pellegrino (o del suffagio   14 marzo 2019 --------------------------
  si possono ammirare alcuni edificci saccri     che la massa  di turisti no conosce  ma secondo me atrebbe valorizata d' più    trovano  anche  alcune   architetture  religiose, come la chiesa di Santa Maria del Pellegrino (o del Suffragio), che deve il suo nome alla zona che era la porta di accesso per pellegrini, mercanti e viaggiatori lungo la deviazione della Francigena che passava da
Firenze.

Sul primo tratto in salita, ancora poco distante da piazza della Libertà, si trova sulla sinistra (al 17) l'accesso al Giardino dell'Orticultura, celebre soprattutto per la serra-tepidario del 1880, l'unica del genere a Firenze, recentemente restaurata. Oltre la ferrovia, che passa sotto via Bolognese con un tunnel, il giardino prosegue con l'appendice del Giardino degli orti del Parnaso, dalla notevole vista panoramica, decorato da una singolare fontana a forma di serpente che sembra scendere dalla scalinata, secondo uno stile fantasioso ed eclettico, che ricorda il modernismo catalano.

Al numero 67 invece si trova la memoria infausta della cosiddetta villa Triste, sede delle deportazioni e torture dei presunti oppositori al regime durante l'occupazione nazista del 1943-44.

L'edificio più significativo della strada è forse villa La Pietra, straordinaria dimora signorile, costruita nel XV secolo per i Capponi, dove risiedette anche Gino Capponi. La villa, circondata da uno scenografico giardino e parco, visse anni di splendore durante l'epoca di Harold Acton, storico e scrittore di origine americana che vi visse fino alla sua morte nel 1994. Alla sua scomparsa lasciò la villa alla New York University, che ancora oggi la possiede, anche se il testamento è stato contestato da una sorella, rivelata dall'analisi del DNA, di Acton.

Vicino si trova anche un'altra villa già dei Capponi, villa Colletta, che prese il nome attuale dopo che vi visse a lungo lo storico Pietro Colletta, ospite di Gino Capponi.

Poco più avanti si trova l'accesso alla notevole Villa Salviati, edificata da Giuliano da Sangallo e più volte rimaneggiata, che è stata acquistata nel 2000 dallo Stato italiano e, al termine di un capillare restauro (stimato all'ottobre 2009), sarà destinata a sede degli Archivi Storici dell'Unione Europea. Dai Salviati questa zona prende anche il nome di collina del "Salviatino".

Villa Finaly appartiene all'Università di Parigi, che possiede anche l'attigua villa dello Spedaluzzo. Ricca di memorie storiche è la Villa La Loggia, dove risiedette Brunetto Latini e i Pazzi meditarono la congiura contro i Medici.

Al borgo della Lastra la strada si biforca in via Bolognese "Nuova" (a destra) e "Vecchia" (a sinistra), per consentire il transito a doppia corsia. Nella via vecchia si affacciano ancora villa La Torretta, villa Letizia, villa Fiorale e villa del Cupolino.

A Trespiano le due vie si ricongiungono. Nel sobborgo, oltre al gigantesco cimitero, si trova anche la chiesa di Santa Lucia a Trespiano, attestata prima dell'anno Mille, e il sito del settecentesco cimitero delle Ballodole, a circa un miglio di distanza dal cimitero moderno.

In via Bolognese è presente il consolato del Portogallo.


 

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